Da Torino ad Aosta, dove al Museo Archeologico, dal 5 marzo al 22 maggio sarà in scena la grade retrospettiva di Robert Doisneau. Il suo “bacio parigino” viene accreditato come l’immagine fotografica più diffusa al mondo, riprodotta in milioni di copie. Ad Aosta il pubblico avrà l’emozione di ammirarla accanto ad un centinaio di altre empatiche immagini del grande artista francese. Anche la “ragazza americana a Firenze” di Ruth Orkin è tra le foto più popolari a livello mondiale.
Il Museo Civico di Bassano del Grappa offre, sino al prossimo 2 maggio, l’opportunità di ammirare la prima monografica europea della grande fotografa e cineasta statunitense. La mostra, dopo la “prima” di Bassano sarà riproposta in Spagna e Portogallo.
Un altro mostro sacro della fotografia è proposto a Villa Bassi Ratgheb ad Abano Terme, nel padovano: Robert Capa. Celeberrimo per le immagini ormai iconiche del secondo conflitto mondiale, viene qui indagato nella veste di sensibile interprete della società “civile”, da Hollywood alla Russia Sovietica. Imperdibile.
Dal 25 marzo al 12 giugno invece sarà tenuta a battesimo la prima edizione di MonFest Fotografia, festival a cadenza biennale a Casale Monferrato. In questa prima edizione l’obiettivo è puntato sulla “Fotografia, il paesaggio e le sue architetture naturali o simboliche”, con oltre 10 mostre di valore assoluto da Francesco Negri, a Gabriele Basilico, a Lisetta Carmi.
A Reggio Emilia, ultimo ma non meno importante, sarà il momento di Fotografia Europea 2022 dal 29 aprile al 12 giugno. Il tema di quest’anno sarà “Un’invincibile estate”, ispirato ad una frase di Albert Camus che invita a scoprire le forze interiori che guidano l’uomo e la volontà di attraversare “l’inverno” nella consapevolezza che esiste veramente, dentro di noi “un’invincibile estate”.