La plenaria di apertura di Sana Slow Wine Fair ha ospitato l’intervento del presidente dei piccoli vignaioli ucraini, Valerij Petrov, che in un video-testimonianza ha raccontato le difficoltà vissute in queste settimane di guerra: «La situazione oggi è molto difficile e sono molto preoccupato che i soldati dei nemici colpiscano le fattorie e le aziende agricole. È già successo a Kachovka e Cherson, dove intere aziende sono state derubate e distrutte. In questa situazione di guerra inoltre per noi è impossibile vendere i nostri vini, per questo chiediamo ai produttori di tutta Europa di aiutarci ad esportarli. Slow Food Ucraina è già al nostro fianco e tutti ci stanno aiutando come possono». Per dare supporto alle Comunità Slow Food in Ucraina, è stata lanciata una raccolta fondi che è possibile sostenere visitando questa pagina web.
L’importanza di fare rete
Al centro della conferenza inaugurale le principali sfide del settore vinicolo, sintetizzate nel Manifesto per il vino buono, pulito e giusto: si tratta di attenzione e cura verso il paesaggio, tutela della biodiversità e rispetto dei diritti di chi si occupa ogni giorno delle vigne e dei territori. Tradurre in realtà questi valori è un compito più semplice se sostenuto da una rete composta da viticoltori, vignerons, produttori, buyer, ristoratori, osti e appassionati, ed è per questa ragione che nel 2021 è nata la Slow Wine Coalition, di cui Sana Slow Wine Fair 2022 rappresenta il primo incontro a livello internazionale.
Nella mattinata inaugurale dell’evento, con un messaggio è intervenuto anche il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, ricordando come il difficile momento per l’agroalimentare italiano e sovranazionale abbia posto nuove priorità sul fronte della sicurezza alimentare e reso necessario un fattivo intervento per contenere i forti rincari delle materie prime e dei costi dell’energia: «Ora più che mai abbiamo bisogno di sentirci uniti come Paese, come Europa e come Comunità e di affrontare in maniera coordinata e coesa le sfide che il settore primario è chiamato ad affrontare. La rete Slow Wine Coalition e la filiera vitivinicola che oggi voi ben rappresentate, costituisce, in questo contesto, una testimonianza evidente di integrazione e della direzione che dobbiamo continuare a perseguire».
«Oggi inauguriamo una fiera che prima non c’era e questo è motivo di grande soddisfazione. Dopo due anni sofferti, abbiamo bisogno di ritrovarci e rivederci. Le fiere sono occasioni di business e anche di incontro, relazione, confronto – ha aggiunto Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere –. Sana Slow Wine Fair è una nuova avventura che diventerà un appuntamento importante, perché affronta i temi dell’agricoltura, della sostenibilità, del territorio e della biodiversità. La situazione drammatica che stiamo vivendo non ci deve allontanare dalla riflessione su come gestire il territorio e l’ambiente per non compromettere il futuro dei nostri giovani e per dare al nostro pianeta una chance in più».
«Credo che il vino buono, pulito e giusto, protagonista di questi giorni, abbia nel biologico una componente fondamentale — ha aggiunto Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio —. La collaborazione con BolognaFiere per Sana e con Slow Food sono emblematiche del messaggio di apertura, valori che possono dare forza alle tante cantine che lavorano sul territorio».
Su integrazione, sviluppo e innovazione ha posto l’accento anche Paolo Calvano, assessore al bilancio della Regione Emilia-Romagna, sottolineando l’urgenza del cambiamento ed esortando ad agire con rapidità sia sul lato delle pratiche produttive sia per quanto riguarda le abitudini di consumo: «Le istituzioni devono intervenire per rendere sostenibile economicamente la transizione ecologica e noi lo stiamo facendo attraverso gli strumenti che abbiamo a disposizione. In questa direzione va anche il patto per il lavoro e per il clima, che abbiamo siglato con le forze sociali».
Una transizione, ha ricordato l’assessore all’Agricoltura e agroalimentare del Comune di Bologna, Daniele Ara, che non deve rallentare nonostante le crisi e le emergenze che stiamo vivendo in queste ultime settimane: «A Bologna stiamo costruendo con Slow Food e FederBio le Food Policy del nostro territorio. Una tappa importante di un percorso nato anni fa anche grazie alla rete spreco zero. Inoltre, come assessore alla scuola, ci tengo a ricordare che occorre educare i giovani a bere bene, non superalcolici a basso prezzo, ma assaporare vino buono, pulito e giusto».
Sana Slow Wine Fair è organizzata in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, con il supporto di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ICE, con il patrocinio della Regione Emilia–Romagna. La manifestazione è possibile grazie al supporto di moltissime realtà, pubbliche e private, che credono in questo progetto. A nome di tutte, ringraziamo i main partner: FPT Industrial, Reale Mutua, UniCredit.