LABS Contemporary Art è lieta di presentare al pubblico “Greta Schödl. Il segno traccia del nostro vissuto” mostra personale di Greta Schödl.
Nata a Hollabrunn, in Austria, nel 1929, si trasferisce a Bologna alla fine degli anni Cinquanta. Attiva dagli anni ‘60, Schödl ha trascorso gli ultimi sei decenni a onorare un linguaggio visivo unico attraverso una gamma di composizioni mitiche. Nel 1978 partecipa alla 38ma Biennale di Venezia e nel 1981 alla Biennale di São Paulo in Brasile. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni nazionali e internazionali oltre che in diversi musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il MART di Rovereto, il MAGA di Varese, e il National Museum of Women in the Arts di Washington (USA).
Il suo lavoro incorpora lettere e simboli, ripetuti ritmicamente fino a renderli astratti. Forme geometriche e segni decisi si intrecciano con le parole, illuminate con foglia d’oro o ricamate con filo, e fuse su diverse superfici: carta fatta a mano, libri, lettere personali, mappe e oggetti familiari spesso legati alla casa.
Attraverso la combinazione di rappresentazione linguistica e visiva, Schödl cancella il significato originale delle parole e degli oggetti che usa impregnandoli di un nuovo significato. Il suo lavoro sfida i costrutti sociali del linguaggio e suggerisce forme alternative di espressione e interpretazione.
“La mia ricerca è sul segno” ha detto Greta in un’intervista. “Il segno come momento di verifica esistenziale, pensiero che diviene traccia, e la mano dell’artista, come un sismografo, trasmette sulla carta le sensazioni interne, le emozioni, i ricordi, la storia nascosta sotto la superficie del mondo: elementi che, da intermediari tra l’idea e il segno, diventano filtro all’immagine ed il percorso mentale si trasforma in tracciato manuale, luogo della riflessione, del pensiero liberato dalla mente che dilata lo spazio ed il tempo annullando i confini del campo definito (fisico) della superficie”.
La dimensione spaziale, luogo dell’accadimento creativo, allora, si dilata e si moltiplica, come in una partitura musicale, in segrete e calibratissime relazioni formali che svuotano la parola dal suo significato semantico per renderla flusso continuo di segni, per così dire, preverbali e comuni a tutti e a tutte le culture, risalendo all’origine alfabetica del linguaggio in quanto strumento primo di percezione e di comunicazione elaborato dagli uomini.
https://www.lasvolta.net/2022/09/02/greta-schodl/
La mostra è a cura di Silvia Evangelisti e prosegue fino al 11 marzo 2023
dal Martedì al Sabato 10-13 e 15-19
Organizzazione: Bologna, LABS Contemporary Art, via Santo Stefano 38 – 40125 Bologna
Info: Tel. 051 3512448 – info@labsgallery.it