Cinquant’anni della Bibbia di Gerusalemme

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Presentata a Bologna la nuova edizione

A cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione, la Bibbia di Gerusalemme continua a rappresentare un riferimento essenziale per chi desidera approfondire il testo sacro con rigore e consapevolezza.

Per celebrare questo importante anniversario, il 17 marzo, presso la chiesa di Santa Maria della Pietà a Bologna, è stata presentata la nuova edizione del volume.

L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama culturale e religioso. Tra gli ospiti, Aldo Cazzullo, inviato speciale del Corriere della Sera, e il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, che hanno offerto spunti di riflessione sulla rilevanza e l’attualità della Bibbia di Gerusalemme. L’incontro è stato introdotto da Anna Mambelli e moderato da Alberto Melloni, segretario della Fondazione per le scienze religiose.

Organizzato in collaborazione con le Edizioni Dehoniane Bologna (EDB) e il Festival Francescano, l’evento ha sottolineato l’importanza di una lettura consapevole della Scrittura, capace di coniugare fede e ricerca storica. Un momento di confronto e approfondimento che ha ribadito il valore di un’opera ancora oggi centrale nello studio biblico.


Una storia millenaria: dalle origini alla Bibbia di Gerusalemme

La Bibbia è il testo sacro per eccellenza delle tradizioni ebraica e cristiana. La sua formazione ha attraversato secoli, raccogliendo libri di diversa origine, che hanno dato vita a quella che oggi conosciamo come Sacra Scrittura.

Il Tanakh, ovvero la Bibbia ebraica, si compone di tre sezioni principali: la Torah (Pentateuco), i Nevi’im (Profeti) e i Ketuvim (Scritti). Nei primi secoli dell’era cristiana, la Chiesa primitiva accolse questi testi e ne aggiunse altri, dando origine al Nuovo Testamento, che raccoglie i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le Lettere e l’Apocalisse.

Con la diffusione del cristianesimo, la Bibbia venne tradotta in diverse lingue, tra cui la celebre Septuaginta (versione greca del III-II secolo a.C.) e la Vulgata di San Girolamo (IV secolo d.C.), che divenne il testo ufficiale della Chiesa cattolica per oltre un millennio.

Nel corso dei secoli, le riforme religiose e il progresso degli studi biblici portarono a nuove edizioni e traduzioni. Tra queste, la Bibbia di Gerusalemme, pubblicata per la prima volta nel 1973, si impose rapidamente come un punto di riferimento. Elaborata dall’École biblique et archéologique française di Gerusalemme, si distingue per l’accuratezza della traduzione, le note esplicative e il rigore esegetico, diventando uno strumento imprescindibile per studiosi, religiosi e laici.

Oggi, a cinquant’anni dalla sua pubblicazione, la nuova edizione della Bibbia di Gerusalemme continua a offrire un approccio approfondito e aggiornato alla Parola, dimostrando come il testo sacro resti vivo e attuale attraverso i secoli.



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