Dal 6 al 9 aprile 2025, Verona tornerà ad essere la capitale mondiale del vino con Vinitaly, la più importante manifestazione dedicata al settore vitivinicolo.
Tra grandi nomi e cantine celebri, l’evento offre anche l’opportunità di scoprire produzioni meno note ma di altissimo livello qualitativo. Quest’anno, abbiamo selezionato alcune realtà che meritano attenzione, tra denominazioni rare e territori ancora da esplorare.

Alla scoperta delle perle enologiche di Vinitaly 2025
Se Vinitaly rappresenta il palcoscenico ideale per le grandi aziende e i marchi già affermati, vi sono molte cantine di nicchia che propongono vini straordinari e spesso poco conosciuti. Ecco alcune delle selezioni imperdibili per gli appassionati alla ricerca di nuove scoperte:
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Villamagna DOC (Abruzzo): Cantina Villamagna e Cascina del Colle di D’Onofrio portano in fiera questa denominazione emergente della provincia di Chieti, caratterizzata da vini rossi strutturati e intensi come il DOC Villamagna.
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Costa Viola IGT e Scilla IGT (Calabria): Criserà, con la sua interpretazione unica del terroir calabrese, propone vini affascinanti che raccontano la storia e la tradizione del territorio.
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Epomeo IGT e Ischia DOC (Campania): Casa d’Ambra è una delle aziende storiche dell’isola di Ischia, con la sua Ischia DOC Tenuta Frassitelli Biancolella 2023 e Gocce d’Ambra 2016, due etichette di grande carattere.
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Rosazzo DOCG (Friuli-Venezia Giulia): Colutta Giorgio e Ronchi di Manzano sono due eccellenze che portano avanti la tradizione di un territorio vocato ai bianchi eleganti e minerali.
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Tarquinia DOC e Costa Etrusco Romana IGT (Lazio): Tenuta Sant’Isidoro e Tenuta Tre Cancelli rappresentano due esempi di viticoltura laziale di grande qualità, con vini come il Tarquinia DOC Rosso Larth 2023 e Siborio Costa Etrusco Romana IGT.
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Labrusco Mantovano DOC (Lombardia): Cantine Lebovitz e Ricci Curbastro danno una nuova prospettiva ai vini della pianura padana, con interpretazioni fresche e ricercate come Labrusco Mantovano DOC Galpedar 2019 e Labrusco Mantovano DOC Rosso dei Concari 2019.
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Tintilia del Molise DOC (Molise): Tenimenti Grieco è tra i migliori interpreti di questo vitigno autoctono molisano, raro e di grande struttura, con il suo Tintilia del Molise DOC 200 metri 2023.
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Carema DOC (Piemonte): Cantina di Carema esprime la tipicità di un vino di montagna, elegante e dalla lunga storia.
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Carignano del Sulcis DOC (Sardegna): Santadi porta a Vinitaly alcune delle migliori espressioni di questa denominazione sarda, con vini intensi e di grande personalità come Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2020 e Nuragus di Cagliari DOC Pedraia 2023.
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Valle d’Aosta DOC (Valle d’Aosta): Grosjean e Les Crêtes presentano vini di alta quota, capaci di sorprendere per la loro freschezza e complessità, tra cui il Valle d’Aosta DOC Chardonnay Cuvée Bois 2022 e il VdA Petite Arvine Les Fréres 2022.

Un’occasione per ampliare i propri orizzonti
Vinitaly 2025 non è solo un’occasione per degustare le etichette più celebri, ma anche per scoprire produzioni di nicchia che raccontano storie di territori, passione e dedizione. Visitare queste cantine significa immergersi in un viaggio sensoriale unico, alla scoperta di vitigni autoctoni e di interpretazioni enologiche innovative.
Quest’anno, dunque, l’invito è quello di andare oltre le grandi “wine stars” e di lasciarsi sorprendere da quei produttori che, con la loro artigianalità e cura del dettaglio, contribuiscono alla ricchezza e alla diversità del panorama vitivinicolo italiano.
La nostra testata seguirà l’evento con un focus maggiore sulle denominazioni di nicchia, le piccole cantine e le etichette alternative.
