Viaggio tra i tesori nascosti di Vinitaly 2025
Anche quest’anno il Vinitaly ci ha ricordato che il cuore pulsante del vino italiano non batte solo tra le etichette blasonate, ma soprattutto nei piccoli territori e nelle denominazioni meno note. Un viaggio attraverso le “piccole DOC” mi ha portato a incontrare produttori appassionati, famiglie tenaci, cooperative storiche. Qui di seguito, le soste più memorabili.
Villa Papiano – Modigliana (FC), Emilia-Romagna
Immersa tra le alture della Romagna toscana, Villa Papiano è un progetto di famiglia che unisce natura e finezza enologica. Francesco, Maria Rosa, Giampaolo ed Enrica Bordini conducono con amore i vigneti “sopra le nuvole”, un microcosmo a ridosso del Parco delle Foreste Casentinesi. In degustazione, Sillaro IGT Terra! 2024 e Centesimino 2021 hanno mostrato un’identità forte e territoriale. Ma è con il Romagna Sangiovese Modigliana Riserva Vigna Probi 2020 che la cantina ha toccato il vertice: austero, elegante, riconosciuto con i Tre Bicchieri 2025.
Vaccaro – Salaparuta (TP), Sicilia
La famiglia Vaccaro, con Carmelo e Catia a guidare l’azienda, lavora da oltre vent’anni per valorizzare la DOC Salaparuta. Una zona poco conosciuta rispetto ad altre siciliane, ma che regala vini di sorprendente qualità. Il Bianco Eycos 2023 è luminoso, floreale e salino, mentre il Nero d’Avola Sofè 2023 racconta un volto più gentile del vitigno simbolo dell’isola.
Tudernum – Todi (PG), Umbria
Fondata nel 1958, Tudernum è una grande cooperativa che rappresenta oltre 180 soci. Oltre al Grechetto 2024 e al più strutturato Colle Nobile 2022, sono da segnalare il Todi Rosso Superiore Rojano 2021, intenso e speziato, e il Montefalco Sagrantino Fidenzio 2018, premiato con i Tre Bicchieri. Una realtà che unisce numeri importanti e qualità diffusa.
Lenotti – Bardolino (VR), Veneto
Giancarlo e Marina Lenotti portano avanti la filosofia dell’equilibrio tra uomo e natura, ispirandosi ai quattro elementi primordiali. Il Bardolino Superiore DOCG Le Olle 2023 incarna questa armonia con un frutto croccante, note speziate e un finale leggero ma persistente. Una bella interpretazione di un territorio spesso sottovalutato.
Il Dominio di Bagnoli – Bagnoli di Sopra (PD), Veneto
Con alle spalle oltre mille anni di storia, l’azienda guidata oggi da Giovanni Borletti mantiene vivo lo spirito dell’Abbazia di Santa Maria di Bagnoli. In degustazione, lo Spumante Brut Il Dominio 2018 ha colpito per freschezza e nitidezza. Ottimo anche il Classico Bianco S.S.Trinità 2022, mentre il Friularo Passito 2018 si distingue per le sue note balsamiche e speziate.
Mosole – San Stino di Livenza (VE), Veneto
Lucio Mosole ha saputo costruire un’azienda moderna e dinamica. Seguito dall’enologo Gianni Menotti, propone una gamma che spazia dal Tai 2024 – fresco e immediato – al Cabernet Hora Sexta 2019 e al Merlot AD Nonam 2019, entrambi di grande profondità. Il Bianco Passito AD Nonam 2020 è un piccolo gioiello.
Accornero – Vignale Monferrato (AL), Piemonte
Ermanno Accornero, con Diego Garrone come enologo, mantiene viva la tradizione del Monferrato. La Malvasia di Casorzo Brigantino 2023 conquista per aromaticità, mentre i due Grignolino – Bricco del Bosco 2023 e Riserva Vigne Vecchie 2019 – offrono una sorprendente complessità. Il Ruchè Viarì 2023 chiude in bellezza.
Produttori Nebbiolo di Carema – Carema (TO), Piemonte
Una piccola cooperativa di montagna che resiste dal 1960 con 17 ettari vitati. Il Carema 2021 è delicato e minerale, mentre la Riserva 2020 aggiunge un tocco affumicato e tannini precisi. Un vino raro, da cercare con cura.
Viarzo – Quiliano (SV), Liguria
Elena Tavella e Giuseppe Parenti producono vino in una delle zone più impervie della Liguria. Il loro Rosato di Granaccia Grixo 2022 è una boccata d’aria salmastra, con note erbacee e una chiusura sapida. Solo due ettari, ma tanta personalità.
Fattoria Castelvecchio – San Casciano (FI), Toscana
Una storia di famiglia che parte dal nonno Renzo e oggi vede alla guida Filippo e Stefania Rocchi. Il Chianti Riserva Vigna La Quercia 2017 è il vino della memoria, profondo e classico. Il Castelvecchio 2022 è più moderno, mentre il Vinsanto 2003 racconta di tempo, pazienza e dolcezza.
Tenuta del Buonamico – Montecarlo (LU), Toscana
Dino ed Eugenio Fontana guidano questa realtà proiettata verso la qualità e l’innovazione. Il Montecarlo Bianco Etichetta Bianca 2024 è piacevolmente aromatico, il Rosso Etichetta Blu 2022 ha spalla e freschezza, mentre il Vasario 2022 offre struttura e ambizione.
Suveraia – Monterotondo Marittimo (GR), Toscana
Una piccola tenuta di dieci ettari fondata da Lelia Camerini e oggi seguita da Ilaria Camerini. Il Vermentino 2024 è preciso e marino, il Nerì 2024 mostra una bella trama tannica, mentre il Bianco Anfora 2023 sorprende per finezza e originalità.
L’Antica Cantina – San Severo (FG), Puglia
Una delle prime DOC pugliesi, oggi rappresentata da una grande cooperativa presieduta da Ciro Salvatore Caliendo. Il San Severo Bianco Castrum 2024 è snello e floreale, mentre il Rosso 2023 ha note fruttate e un bel carattere territoriale.
Vallone – Lecce (LE), Puglia
Con Francesco Vallone al timone, l’azienda continua a essere riferimento per il Salento. L’Ottavianello Flaminio 2023 è fine, speziato e mediterraneo. Il Graticciaia 2019, da uve appassite, è un rosso sontuoso che non ha bisogno di presentazioni.
Tenuta Corallo – Sternatia (LE), Puglia
Enzo e Gabriella Marti lavorano nove ettari con passione. Il Fiano Chora 2024 è fresco e agrumato, mentre il Rosato Matria 2024, da Negroamaro, ha una bellissima sapidità e un colore affascinante.
L’Arco Antico – Pozzilli (IS), Molise
Una delle pochissime aziende a produrre Pentro d’Isernia DOC. Il Mino 2016 è austero e complesso, mentre la Tintilia Vinea Benedectina 2022 rivela tutta la forza di un vitigno autoctono molisano. Il Gemma 2017, da Rotae IGT, chiude con eleganza.
Rivera – Andria (BT), Puglia
Fondata da Sebastiano de Corato e oggi gestita da Carlo e i figli Sebastiano e Marco, con Marco Bernabei alla consulenza enologica. Il Moscato di Trani Dolce Naturale 2022 è delicatamente aromatico, mentre i rossi da Castel del Monte – Il Falcone 2019 e Puer Apuliae 2018 – sono esempi di equilibrio e territorialità.
Schola Sarmenti – Nardò (LE), Puglia
Luigi Carlo Marra guida questa azienda che ha ridato dignità alla DOC Nardò. Il Nerìo Riserva 2021, da Negroamaro e Malvasia, è un rosso sontuoso, corposo e armonico, che ha ricevuto ben quattro grappoli nella guida Bibenda.
@Dimitri Antoniou