Foto dell’anno 2025| World Press Photo

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La vincitrice del premio Photo of the Year 2025 è la fotografa palestinese Samar Abu Elouf, con sede a Doha, per uno scatto realizzato per The New York Times che ritrae Mahmoud Ajjour, un bambino gravemente ferito mentre fuggiva da un attacco israeliano a Gaza.


Mahmoud Ajour, 9 years old, lost both hands after being hit by a missile from Israeli warplanes during the war on Gaza, in Doha, Qatar, June 28, 2024.
A portrait project on wounded Gazans in Doha.
Story summary:
Amputations. Disfiguration. Brain damage. Their injuries are life-changing.
Badly wounded Gazans survived a war that has killed tens of thousands. They made it out for medical treatment in Qatar, where we photographed and interviewed them.
They are alive — even if some are not sure they still want to be.
World Press Caption:
Mahmoud Ajjour, 9.
Mahmoud’s family fled their home after Israeli shells began falling. The going was slow, and the boy went back to urge everyone on. When an explosion ripped off one hand and mangled the other, his pleas changed. He asked to be left behind, saying: “I am going to die.” In Qatar, Mahmoud is using his feet for everything. “My biggest wish now is to get prosthetics,” he says.

Samar Abu Elouf è stata evacuata da Gaza nel dicembre 2023. Ora vive nello stesso complesso residenziale di Mahmoud, a Doha, dove ha documentato le storie di alcuni dei pochi palestinesi gravemente feriti che, come lui, sono riusciti a uscire dalla Striscia per ricevere cure mediche.

Mahmoud Ajjour è rimasto gravemente ferito nel marzo 2024, mentre fuggiva da un attacco israeliano a Gaza City. Si era voltato per incitare la famiglia a proseguire, quando un’esplosione gli ha amputato un braccio e devastato l’altro. L’intera famiglia è stata evacuata in Qatar dove, dopo un intervento medico, Mahmoud sta imparando a giocare con il telefono, scrivere e aprire le porte usando i piedi.

Il sogno di Mahmoud è semplice: avere delle protesi e vivere la propria vita come qualunque altro bambino. La guerra a Gaza ha colpito in modo sproporzionato i minori: secondo le stime delle Nazioni Unite, a dicembre 2024 Gaza contava il più alto numero pro capite di bambini amputati al mondo.

La direttrice esecutiva di World Press Photo, Joumana El Zein Khoury, ha dichiarato:

“Questa è una foto silenziosa che parla con forza. Racconta la storia di un singolo bambino, ma anche di una guerra più ampia, le cui conseguenze si estenderanno per generazioni. Scorrendo il nostro archivio, nel 70° anno di World Press Photo, mi trovo davanti a troppe immagini come questa. Sono profondamente grata ai fotografi che, nonostante i rischi personali e il peso emotivo, scelgono di documentare queste storie, permettendoci di comprendere, sentire empatia e trovare la motivazione per agire. Guardando ai prossimi 70 anni, World Press Photo continuerà a stare al fianco dei fotografi che rischiano tutto per mostrarci la verità.”


A young man named Cordeiro Freitas helps his mother carry food from the point where boats dock to the fishing community of Maracapuru, walking nearly 2 kilometers under the intense sun. – Droughts in the Amazon, especially in the Amazon, Negro, and Solimões rivers, are reaching alarming levels. One of the major tributaries of the Amazon River has recorded its lowest level in history, as reported by Brazil’s geological service, reflecting a severe drought that has devastated the Amazon rainforest and other parts of the country. At the beginning of October, the level of the Negro River at the port of Manaus was 12.66 meters, compared to its normal level of around 21 meters. This is the lowest level recorded since measurements began 122 years ago. Water levels in the Amazon naturally fluctuate between the rainy and dry seasons, but this year’s dry season has been much more severe than usual. All major rivers in the Amazon basin are at critical levels, including the Madeira River, the longest tributary of the Amazon. This phenomenon, associated with climate change, threatens not only biodiversity and river ecosystems but also the livelihoods of local communities that depend on these rivers for sustenance. Many of these communities have been cut off, and their boats have become stranded on large sandbanks. Due to the projected recurrence of droughts in the coming years, several communities are considering abandoning their territories and migrating to cities.

Due fotografie sono state selezionate come finaliste, accanto alla vincitrice della Photo of the Year

Night Crossing – John Moore, United States, Getty Images

Alcuni migranti cinesi si scaldano sotto la pioggia fredda dopo aver attraversato il confine tra Stati Uniti e Messico. Questa immagine, al tempo stesso sospesa e intima, restituisce la complessità della migrazione lungo il confine – una realtà spesso semplificata e politicizzata nel dibattito pubblico statunitense.

Droughts in the Amazon – Musuk Nolte, Peru/Mexico, Panos Pictures, Bertha Foundation

Un ragazzo porta del cibo a sua madre, che vive nel villaggio di Manacapuru. Il villaggio, un tempo raggiungibile in barca, oggi – a causa della siccità – può essere raggiunto solo a piedi, percorrendo due chilometri lungo il letto asciutto di un fiume amazzonico. Il netto contrasto tra scenari aridi, simili a un deserto, e la più grande foresta pluviale del mondo rende visibile, in modo perturbante, l’assenza d’acqua.

Le storie premiate saranno presentate a milioni di persone nell’ambito della mostra itinerante annuale di World Press Photo, che farà tappa in oltre 60 città in tutto il mondo. Molti altri milioni di persone le vedranno online.


Le storie premiate saranno presentate a milioni di persone in tutto il mondo nell’ambito della mostra itinerante annuale di World Press Photo, che farà tappa in oltre 60 città, tra cui: Amsterdam, presso De Nieuwe Kerk, dove si terrà la prima mondiale (18 aprile – 21 settembre); seguita da Londra (23 maggio – 25 agosto); Roma (6 maggio – 8 giugno), Berlino (6 giugno – 29 giugno); Vienna (12 settembre – 9 novembre); Budapest (10 settembre – 9 novembre); Città del Messico (18 luglio – 28 settembre); Rio de Janeiro (27 maggio – 20 luglio); Montréal (27 agosto – 11 ottobre); Jakarta (12 settembre – 11 ottobre) Sydney (24 May – 6 July).

In Italia la tappa di Lodi sarà l’unica in Lombardia, al Festival della Fotografia Etica.



World Press Photo è un’organizzazione indipendente e no-profit che promuove il potere del fotogiornalismo e della fotografia documentaria per approfondire la comprensione, stimolare il dialogo e ispirare all’azione.

Fondata nei Paesi Bassi nel 1955, ogni anno le nostre mostre – annuali e tematiche – raggiungono milioni di persone in oltre 80 posti nel mondo, mentre il nostro lavoro online coinvolge milioni di utenti in più. Creiamo spazi di riflessione in tempi di urgenza, mantenendo standard rigorosi in termini di accuratezza, autenticità, eccellenza visiva e pluralità di sguardi. I nostri programmi educativi aiutano i fotografi a raggiungere questi standard, e consentono al pubblico di riconoscerli e valorizzarli.

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