D’in sò. L’Appennino nel piatto

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Da luglio a ottobre un percorso a tappe nell’identità enogastronomica dell’Appennino Bolognese attraverso i suoi Cammini


Quest’anno torna, rinnovato e spumeggiante “L’Appennino nel piatto” che diventa D’in Sò: un percorso a tappe nell’identità enogastronomica dell’Appennino Bolognese.
Cosa vuol dire D’in Sò?
Significa “da sù, dalla montagna” ed è proprio lì che vogliamo andare con questa nuova edizione.

Il progetto D’in sò – L’Appennino nel piatto 2024 ha come obiettivo principale la promozione dell’identità enogastronomica dell’Appennino Bolognese a partire dalla valorizzazione delle produzioni agricole locali e dei cammini che le attraversano.

Come lo faremo?
Tramite un percorso ideale, un meta-cammino. Un dispiegarsi di luoghi, prodotti, tradizioni che si connettono e si lasciano scoprire da chi si mette in cammino, tranquillamente, con la curiosità negli occhi e il languorino nella pancia.

Sì perché, alla fine, D’In Sò è l’occasione ghiotta per scoprire tanti prodotti della terra e delle mani che li elaborano e trasformano, e tanti luoghi d’incontro dove tutto ciò si concretizza in occasioni conviviali per raccontare a chi vien d’in zå (da giù) qualcosa di un’identità antica eppure sempre in evoluzione.

Da luglio ad ottobre verranno proposte una serie di degustazioni ed eventi gratuiti in giro per l’Appennino Bolognese, con protagonisti i prodotti locali e i vini dei colli bolognesi ed imolesi, conoscendo chi produce, chi trasforma, chi cucina ogni giorno pietanze che parlano il dialetto montanaro.

Guarda il calendario degli eventi (in aggiornamento!)




“L’Appennino nel piatto” fa riferimento all’AZIONE L.4: Valorizzazione dell’offerta turistica dei Cammini attraverso il rafforzamento dell’identità locale e la qualificazione dei servizi di ricettività. Ha come obiettivo, quindi, far conoscere e valorizzare la gastronomia che utilizza le materie prime agricole della tipicità e biodiversità appenninica bolognese. Che siano carni (allevate, magari allo stato semibrado, e di selvaggina), orticole, frutti, castagne, funghi, erbe officinali o i derivati di prima trasformazione come i formaggi, i salumi, i vini, le farine ed ogni altro prodotto agricolo trasformato per la conservazione, tutto concorre al rafforzamento dell’identità del territorio! Con questo progetto si vuole rafforzare e talvolta creare un’alleanza esplicita tra agricoltori e trasformatori e ristoratori, in modo che si allarghi la conoscenza degli aspetti nutrizionali, di naturalità, qualità e biodiversità della marginalissima agricoltura di montagna. L’origine delle materie prime e dei trasformati certa e localizzabile è una garanzia e sempre più deve essere avvertita come tale. Un’identità forte è anche maggiormente comunicabile e riconoscibile, per questo più attrattiva per i tanti che attraversano a passo lento le nostre montagne, grazie alla rete di Cammini che le attraversano.

D’in sò è un Progetto GAL Appennino Bolognese


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